Oceania 2, recensione del nuovo film Disney che ci insegna l'importanza di perderci

Oceania 2 invita al rischio, alla possibilità di smarrirsi e scoprire strade meno battute, più avventurose, che magari possono aiutarci a vedere quello che non riuscivamo a scorgere. Anche senza la spinta e l'entusiasmo del primo capitolo, Oceania 2 è comunque un viaggio straordinario ed è capace di sedurre coloro che hanno ancora la capacità di inseguire la meraviglia.
Voto: 8 su 10


Scena da Oceania 2 credit: Copyright 2024 Disney Enterprises, Inc. All Rights Reserved; courtesy of Disney
Scena da Oceania 2

Arriverà in sala domani 27 novembre Oceania 2, il secondo capitolo del film d'animazione che vede come protagonista Vaiana (Moana in lingua originale). Dopo aver restituito il cuore a Tefiti e aver salvato la propria isola, ora Vaiana ha un'altra missione: scoprire nuovi popoli ed entrare in contatto con altre persone, per spezzare l'isolamento in cui vive l'isola di Motonui. Ben presto la ragazza, diventata una giovane donna, scoprirà che c'è una maledizione nel cuore dell'oceano che impedisce ai navigatori di incontrarsi, gettata da un dio ossessionato dal potere e dalla grandezza. E proprio per spezzare questo male che divora ogni coraggioso che si avventura alla ricerca di un'isola inabissata, Vaiana partirà di nuovo verso un'avventura di cui non riesce a intuire l'epilogo. Insieme a un equipaggio fatto di entusiasti ed esperti del proprio settore, Vaiana incontrerà di nuovo anche Maui e, ancora una volta, la loro amicizia sarà la chiave di volta per sbrogliare la matassa. 

Oceania 2 | Nuovo Trailer | Dal 27 Novembre al Cinema
Oceania 2 | Nuovo Trailer | Dal 27 Novembre al Cinema

Oceania 2 non è un film originale, proprio come non lo era il primo. D'altra parte, la Disney non ha mai puntato sull'originalità tout court e proprio la sua familiarità così come il ritorno di schemi e archetipi sono elementi che hanno cooperato a rendere immenso l'impero nato dall'immaginazione di Walt Disney. Questo, naturalmente, non significa che i film debbano essere sciatti o meri esercizi di stile, come se si stesse solamente svolgendo un tema. Significa che il punto di forza di questi lungometraggi non è mai da ricercarsi nell'innovazione, quanto nella capacità di raccontare il presente con toni fiabeschi, positivi, e sorretti da un impianto visivo che lascia senza parole. Oceania 2 può rientrare senza dubbio in questa descrizione. Questo secondo capitolo ha una trama che somiglia moltissimo a quella del primo, con rimandi chiari e netti, che servono proprio a creare quel filo che rende le due storie estremamente collegate. Quindi, da un punto di vista meramente narrativo, non c'è niente nella trama che sconvolga o prenda in contropiede chi è seduto in poltrona.  

Se in Oceania Vaiana affrontava il viaggio verso l'ignoto per scoprire la bellezza di un mondo sconosciuto e comprendere "chi è Vaiana?", in Oceania 2 la protagonista, che ci ricorda ancora una volta che non è una principessa, affronta il viaggio per avere la speranza di ritornare. Se il primo film era incentrato soprattutto sull'identità e la scoperta, questo secondo affronta il tema del ritorno a casa, l'importanza delle storie e dell'avere un posto sicuro da poter chiamare casa. Un tesoro, quest'ultimo, che proprio come diceva il protagonista di Into the wild è reale solo se condiviso. Ecco allora che Oceania 2 diventa una fiaba sul riconnettersi, sul creare di nuovo dei percorsi che ci riavvicinano all'idea di comunità, in un momento storico in cui indifferenza, egoismo e solitudine sono all'ordine del giorno. Vaiana vuole creare di nuovo quelle correnti marine che permettono ai navigatori di incontrarsi, di fare amicizia, a dispetto della differente provenienza. Ancora, è un un vito ad accettare ciò che è diverso. Ma il film non si ferma qui. Da una parte - e forse questa è la vera rivoluzione - Vaiana e il suo equipaggio ci insegna l'importanza del fallimento e la ricchezza dell'imperfezione. Loro, la costruttrice di navi che parte insieme a Vaiana, sottolinea costantemente l'importanza degli errori e la possibilità di imparare da essi, assicurando che la perfezione è solo una specie di utopia. Kele, il contadino che non ha mai lasciato la sua terra, parte per un viaggio in mare aperto pur non sapendo nuotare e la sua "imperfezione" diventa l'occasione di dimostrare che il coraggio è possibile solo quando c'è la paura. Naturalmente, però, il discorso sul fallimento e l'imperfezione raggiunge il suo apice quando abbiamo a che fare con Maui. Già nel primo capitolo il semidio aveva mostrato di avere crepe nella sua armatura di docile presunzione. In questo secondo capitolo il discorso si allarga, si approfondisce, e il semidio deve vedersela con la sensazione di essere inutile. Inetto. Fallimentare. Per Vaiana, che non si domanda più chi è, ma accetta di essere sempre una versione in fieri di se stessa, si rende allora concreto il consiglio che la nonna le aveva dato nel primo film: "ti cambiano le persone che viaggiano al tuo fianco."

Tra i nuovi personaggi che si aggiungono alla galleria di Oceania 2 c'è anche Matangi (doppiata da Giorgia), una donna misteriosa su cui preferiamo non dare indicazioni per non correre il rischio di fare spoiler e rovinare così l'esperienza di visione del pubblico. Quello che possiamo dire, però, è che Matangi si fa portatrice di un altro tema molto importante in Oceania 2: perdersi per ritrovare la strada. Una riflessione che si fa di nuovo molto attuale al giorno d'oggi, in cui sembra che ognuno debba seguire una strada prestabilita per poter avere l'occasione di ambire alla felicità. Oceania 2 invita invece al rischio, alla possibilità di smarrirsi e scoprire strade meno battute, più avventurose, che magari possono aiutarci a vedere quello che non riuscivamo a scorgere, un po' come già avveniva in Pocahontas con Dopo il fiume cosa c'è. Sebbene non abbia la spinta né l'entusiasmo del primo capitolo, Oceania 2 è comunque un viaggio straordinario che non rinuncia né al sano citazionismo Disney (c'è una scena che è un chiarissimo rimando a Hercules), né alla volontà di trasportare lo spettatore in una fiaba dalla resa tecnica inarrivabile, piena di canzoni e d'amicizia, che non potrà fare a meno di sedurre coloro che hanno ancora la capacità di inseguire la meraviglia.

Oceania 2 | Intervista a Giorgia, voce italiana di Matangi, sul red carpet italiano
Oceania 2 | Intervista a Giorgia, voce italiana di Matangi, sul red carpet italiano

Oceania 2 | Intervista a Emanuela Ionica, voce italiana di Vaiana, sul red carpet italiano
Oceania 2 | Intervista a Emanuela Ionica, voce italiana di Vaiana, sul red carpet italiano

Oceania 2 | Intervista a Fabrizio Vidale, voce italiana di Maui, sul red carpet italiano
Oceania 2 | Intervista a Fabrizio Vidale, voce italiana di Maui, sul red carpet italiano

Oceania 2 | Intervista a Chiara Grispo, voce italiana di Vaiana, sul red carpet italiano
Oceania 2 | Intervista a Chiara Grispo, voce italiana di Vaiana, sul red carpet italiano