Venezia 81, a Sigourney Weaver il Leone d'Oro alla Carriera
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La Biennale di Venezia ha attribuito all'attrice americana Sigourney Weaver (Alien, Ghostbusters, Gorilla nella nebbia, Avatar, Il maestro giardiniere) il Leone d'Oro alla carriera della 81. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica della Biennale di Venezia in programma dal 28 agosto al 7 settembre 2024. La decisione era stata presa e condivisa nelle scorse settimane dal Consiglio di amministrazione della Biennale, presieduto da Pietrangelo Buttafuoco, che ha fatto propria la proposta del Direttore della Mostra, Alberto Barbera. La consegna è avvenuta il 28 agosto 2024, nel corso della cerimonia d'apertura della 81 Mostra, condotta dalla madrina Sveva Alviti.
Il Leone d'Oro alla Carriera Sigourney Weaver alla 81a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica della Biennale di Venezia il 28 agosto 2024 / credit: Giorgio Zucchiatti/La Biennale di Venezia-Foto ASACNell'accettare la proposta, Sigourney Weaver ha dichiarato:
"Sono davvero onorata di ricevere il Leone d'Oro alla carriera dalla Biennale di Venezia. Questo premio è un privilegio che condivido con tutti i registi e collaboratori con cui ho lavorato nel corso degli anni. Accetto con orgoglio questo riconoscimento, che celebra anche tutti coloro che hanno contribuito a dare vita a questi film".
Il Direttore Alberto Barbera ha dichiarato:
Il Leone d'Oro alla Carriera Sigourney Weaver alla 81a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica della Biennale di Venezia il 28 agosto 2024 / credit: Giorgio Zucchiatti/La Biennale di Venezia-Foto ASAC"Ha poche rivali un'attrice del calibro di Sigourney Weaver. Forte di un'importante formazione teatrale, ha conquistato il grande pubblico cinematografico con Alien, di Ridley Scott, diventando in breve una figura emblematica degli anni '80, nel corso dei quali ha coniato l'immagine di un'eroina senza precedenti per il genere d'azione, capace di reggere vittoriosamente il confronto con i modelli maschili che fino a quel momento avevano dominato nel cinema epico e avventuroso. Non contenta di aver aperto la strada a numerose altre epigone, l'attrice ha proseguito nella ricerca incessante di una propria identità costantemente rimessa in discussione, attraverso scelte che spaziano dal film di genere alla commedia, dal cinema d'autore a quello per bambini, sfuggendo alle etichette che l'avrebbero voluta confinata all'icona vittoriosa del periodo reaganiano. Nel ruolo di autentica collaboratrice piuttosto che di semplice strumento plasmabile dalle mani di un regista, ha contribuito al successo dei film di James Cameron, Paul Schrader, Peter Weir, Michael Apted, Roman Polanski, Ivan Reitman, Mike Nichols, Ang Lee e molti altri, riuscendo ogni volta a imprimere alla propria carismatica presenza il segno indelebile di una figura complessa, talvolta contradditoria, sempre autentica. Dotata di un grande temperamento, capace di muoversi con delicatezza ma senza fragilità, ha imposto un'immagine di donna sicura e determinata, dinamica e tenace, non senza lasciar trapelare, con sfumature sempre diverse, una sensibilità femminile di intenso magnetismo.
Il Leone d'Oro alla carriera è il doveroso riconoscimento a una star che ha saputo costruire ponti fra il cinema d'autore più sofisticato e i film che dialogano con il pubblico in forma schietta e originale, senza mai rinunciare a essere se stessa".
Conosciamo meglio Sigourney Weaver
Sigourney Weaver è un'attrice tre volte candidata all'Oscar e vincitrice di un BAFTA e di un Golden Globe, che ha dato vita a personaggi sia drammatici che comici, dalla Ripley di Alien, alla Dian Fossey di Gorilla nella nebbia fino alla Gwen/Tawny di Galaxy Quest. Alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia sono stati presentati in anteprima i seguenti film interpretati da Sigourney Weaver: Aliens- Scontro finale (1986) di James Cameron, Dave - Presidente per un giorno (1993) di Ivan Reitman, Infamous - Una pessima reputazione (2006) di Douglas McGrath, Master Gardener - Il maestro giardiniere (2022) di Paul Schrader.
Nata e cresciuta a New York, Sigourney Weaver si è laureata alla Stanford University e ha conseguito un master presso la Yale School of Drama. Ha fatto il suo debutto cinematografico nel film di Ridley Scott del 1979, Alien. Ha poi ripreso il ruolo del maresciallo Ripley in Aliens - Scontro finale del 1986 di James Cameron. La sua interpretazione le è valsa la nomination all'Oscar e al Golden Globe come migliore attrice. Nel 1992, ha riportato in vita Ripley in Alien3 di David Fincher, che ha anche coprodotto, e nel 1997 ha recitato e coprodotto Alien - La clonazione per la regia di Jean-Pierre Jeunet.
Nel 1984 ha interpretato Dana Barrett in Ghostbusters di Ivan Retiman, al fianco di Bill Murray e Dan Aykroyd, e nel 1988 sia la primatologa Dian Fossey in Gorilla nella nebbia di Michael Apted, sia Katharine Parker nella commedia di Mike Nichols Una donna in carriera. Queste due interpretazioni le sono valse la nomination all'Oscar e ha ottenuto il Golden Globe sia come migliore attrice, sia come migliore attrice non protagonista. Successivamente, ha recitato nel 1989 in Ghostbusters II, diretto da Ivan Reitman, nuovamente al fianco di Bill Murray e Dan Aykroyd. Altri sue interpretazioni includono Uno scomodo testimone (1981) con William Hurt, Un anno vissuto pericolosamente (1982) di Peter Weir, con Mel Gibson e Linda Hunt, 1492 – La conquista del Paradiso (1992) di Ridley Scott e Dave - Presidente per un giorno (1993) di Ivan Reitman.
Nel 1997 è nel cast di Tempesta di ghiaccio di Ang Lee, interpretazione che le è valsa un BAFTA Award, una nomination al Golden Globe e una nomination allo Screen Actors Guild come migliore attrice non protagonista. In seguito ha recitato in La mappa del mondo (1999), il dramma di Scott Elliott basato sul romanzo di Jane Hamilton, che le è valso il plauso una nomination ai Golden Globe come migliore attrice. Sempre nel 1999 è apparsa nella commedia di fantascienza Galaxy Quest, diretta da Dean Parisot, insieme a Tim Allen e Alan Rickman.
Nel 2008 ha prestato la sua voce per il film della Pixar Wall-E e anche per il film d'animazione Le avventure del topino Despereaux (2008) con Matthew Broderick, Dustin Hoffman ed Emma Watson. Nel dicembre 2009 ha recitato in Avatar di James Cameron, vincitore di un Golden Globe come miglior film e una nomination all'Oscar sempre come miglior film.
Altri crediti di Sigourney Weaver includono Benvenuti a Cedar Rapids (2011) di Drew Goddard e Miguel Arteta, Paul (2011), Quella casa nel bosco (2012), Vamps (2012) di Amy Heckerling e Humandroid (2015) di Neil Blomkamp. Nel dicembre 2016, ha recitato in Sette minuti dopo la mezzanotte di Focus Features al fianco di Liam Neeson, Felicity Jones e l'esordiente Lewis MacDougall, seguito da Nemesi della Lionsgate con Michelle Rodriguez diretto da Walter Hill nel 2016.
In televisione, Sigourney Weaver ha ricevuto nomination agli Emmy, allo Screen Actors' Guild e ai Golden Globe per il ruolo di Mary Griffith in Prayers for Bobby della Lifetime, che è stato anche nominato agli Emmy come miglior film per la televisione. Nel 2012, è apparsa nella miniserie Political Animals di USA Network, per la quale ha ricevuto una nomination ai SAG, ai Golden Globe e agli Emmy. È apparsa anche nella serie Marvel The Defenders, uscita in tutto il mondo su Netflix nell'agosto 2017.
Inoltre, ha recitato in Un anno con Salinger di Philippe Falardeau, che ha aperto il Festival Internazionale del Cinema di Berlino 2020. Nel 2022, Weaver ha recitato in Avatar - La via dell'acqua, che è stato nominato come miglior film agli Oscar 2023. Nel 2023, ha recitato ne Il maestro giardiniere di Paul Schrader, al fianco di Joel Edgerton e in Ascolta i fiori dimenticati di Amazon Studios, di cui è stata anche produttrice esecutiva.
Tra i suoi prossimi ruoli, Sigourney Weaver reciterà nella black comedy Dust Bunny al fianco di Mads Mikkelsen e in The Gorge al fianco di Miles Teller e Anya Taylor-Joy.