Itaca. Il Ritorno di Uberto Pasolini
Trama
Un'Odissea dello spirito, senza viaggi, senza mostri, senza dei. Solo un uomo sfinito che torna a casa dopo anni di lontananza, una moglie tenace che lotta per mantenere la fede in un suo inatteso ritorno e il viaggio di un figlio verso l'età adulta, diviso tra l'amore per sua madre e il peso del mito di suo padre. Una famiglia separata dal tempo e dalla guerra, riunita dall'amore, dal senso di colpa e dalla violenza.
Info Tecniche
Cast
Cast e Ruoli:
Odiesseo
Penelope
Telemaco
Eumeo
Antinoo
Euriclea
Filezio
Ippote
Polibo
Leode
Leocrito
Pisandro
Elato
Eurimaco
Anfinomo
Laerte
Altro cast:
Collaborazione alla sceneggiatura: Ruwanthie De Chickera.
Arredamento: Francesca Bottaro.
Trucco: Luigi Rocchetti.
Acconciature: Elisabetta De Leonardis.
Fonico di presa diretta: Maurizio Argentieri.
Fonico di Mix: Alessandro Checcacci.
Casting: Susie Figgis, Kirsty Kinnear.
Art director: Alberto Duelli, Dimitris Ziakas.
Supervisione effetti speciali: Gaia Bussolati.
Supervisione post-produzione: Paola Conte.
Aiuto regia: Andreas O'donohue Villaggio, Alessandro Trapani.
Produzione: Uberto Pasolini (Produzione), James Clayton (Produzione), Roberto Sessa (Produzione), Konstantinos Kontovrakis (Produzione), Ceri Hughes (Co-Produzione), Stéphane Moatti (Co-Produzione), Romain Le Grand (Co-Produzione), Vivien Aslanian (Co-Produzione), Marco Pacchioni (Co-Produzione), Ralph Fiennes (Produzione esecutiva), Nicolas Sandler (Produzione esecutiva), Keith Kehoe (Produzione esecutiva), Andrew Karpen (Produzione esecutiva), Kent Sanderson (Produzione esecutiva), Giorgos Karnavas (Produzione esecutiva), Torsten Poeck (Produzione esecutiva), Miranda King (Produzione associata), Chiara Grassi (Produzione associata), Linda Vianello (Produzione associata), Guendalina Ponti (Produzione associata).
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Recensioni
Note di regia - Uberto Pasolini
"The Return nasce dalla mia passione per l'epica di Omero e dallo straordinario fatto che, nonostante l'ubiquità dell'Odissea nella cultura occidentale e dei suoi temi universali e senza tempo, il cinema non ha mai reso giustizia alla storia del ritorno di questo soldato alla sua terra, a sua moglie e a suo figlio. Oggi l'opera di Omero ci costringe a confrontarci con la tragedia della guerra, di chi la combatte e di chi rimane indietro, in una maniera che appare incredibilmente e tristemente attuale.
Trattandosi di una storia di ritorno e di redenzione dalla guerra, il mio interesse è sempre stato non tanto per l'elemento del fantastico delle peregrinazioni di Odisseo, quanto più per il ricongiungimento dei personaggi alla fine del viaggio. Quindi, pur conservando alcuni dei momenti più iconici dell'epopea di Omero, la nostra è un'Odissea della mente, senza viaggi, senza mostri, senza dei, il percorso di una famiglia che trova il modo di riunirsi contro gli ostacoli esterni ma, soprattutto, contro quelli del proprio cuore.
I miti sopravvivono perché sono storie avvincenti, credibili e incredibili allo stesso tempo. I loro personaggi sono più grandi della vita ma anche, in sostanza, umani. In questo film, prendiamo un antico mito conosciuto in tutto il mondo, con cui molte persone hanno un legame affettivo (lo conoscono, lo amano, lo riconoscono), e guidiamo il pubblico alla scoperta della verità umana che si cela dietro quell'antica storia ereditata, trovando nelle figure mitiche esseri umani come noi.
Proponendo un film basato sull'epopea di Omero, sappiamo che il pubblico pu sia venire a vedere il film per il mito o non volerlo vedere perché ritiene di conoscerlo già. Con il nostro film vorremmo dare qualcosa a entrambi, a coloro che vogliono ricordare e a coloro che vogliono essere sfidati, offrendo loro questa emozione di riconoscimento - anche se si tratta di qualcosa che non si conosceva prima, si riconosce che è vero. Abbiamo voluto scavare nella psicologia dei personaggi, enfatizzando i conflitti esterni ed interni e dando a una storia di 3000 anni fa l'immediatezza di un thriller contemporaneo.
Un padre il cui senso di sé è stato distrutto dagli orrori della guerra, una moglie imprigionata dall'incertezza di un ritorno e dal desiderio di proteggere suo figlio, un giovane alla ricerca della propria identità. È in particolare la complessa psicologia del viaggio del figlio verso la piena virilità e il modo in cui prende il controllo del suo destino che è stata ignorata dai pochi tentativi di portare il poema sullo schermo. In questa sceneggiatura, credo, abbiamo restituito a Telemaco le frustrazioni, le insicurezze, la rabbia e i desideri di un giovane uomo combattuto tra l'amore per la madre, il peso del mito del padre e la volontà di diventare un uomo a sé stante. E insieme, il viaggio di una famiglia che cerca di liberarsi dalle proprie esperienze e dai ruoli che il mondo si aspetta da loro.
È un progetto ambizioso, che credo valga la pena tentare con attori non solo di grande talento, ma pronti a mettersi in gioco per portare l'anima di Omero nel mondo di oggi. E con Juliette Binoche e Ralph Fiennes abbiamo due maestri la cui potente presenza sullo schermo è accompagnata dal coraggio che portano nel loro lavoro."
Note di produzione
"L'Odissea di Omero è una delle opere letterarie più riconosciute e significative al mondo e rimane anche oggi straordinariamente attuale. Di questo racconto epico ricordiamo peregrinazioni, magia e mostri, ma c'è anche un soldato esausto che torna a casa dopo troppi anni di lontananza e che, pensando di essersi finalmente lasciato alle spalle la violenza, è costretto a riprendere le armi per salvare la sua famiglia e trovare la redenzione.
Questa è la storia che cerchiamo di raccontare. È la storia di coloro che partono per la guerra e di coloro che rimangono indietro, una storia che di fronte agli ultimi fatti di attualità assume una risonanza maggiore.
Questo film si concentra sulla dimensione umana della storia: Odisseo, Penelope e Telemaco intraprendono un drammatico viaggio dell'anima mentre affrontano le conseguenze del conflitto. Nonostante l'ambientazione d'epoca, si tratta di una storia del nostro tempo, raccontata come un thriller teso, viscerale e commovente, da una brillante sceneggiatura di Edward Bond (Blow Up), John Collee (Master & Commander) e del regista Uberto Pasolini.
La combinazione di questa rivisitazione di un soggetto classico, con la potenza di interpreti del calibro di Ralph Fiennes e Juliette Binoche (per la prima volta riuniti sullo schermo dopo Il paziente inglese) e
l'elevata intelligenza emotiva e sensibilità del regista Uberto Pasolini (dimostrata con grande efficacia in Nowhere Special e Still Life) conferiscono al film un respiro internazionale. Vorremmo che questo film parlasse sia a chi conosce bene l'Odissea, sia a un nuovo pubblico, che si avvicina per la prima volta a Omero.
Desideriamo raccontare una storia che sia terrena, veritiera e che rifletta la realtà della guerra e l'intelligenza che Omero vi ha portato."
dal pressbook di serie
Eventi
• Presentato in anteprima nazionale alla Festa di Roma 2024 nella sezione Grand Public.
Festa del Cinema di Roma 2024
Sezioni/Presentato in:• Grand Public